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Il bersaglio a cui Dio mirava

Cromwell, il celebre “protettore” inglese del diciassettesimo secolo, aveva ordinato che tutti i suoi uomini avessero una Bibbia nella loro sacca.

Una sera, dunque, dopo una dura giornata di combattimenti, un giovane soldato stava rientrando al campo sano e salvo. Volendo prendere del pane nella propria sacca, mise la mano sulla Bibbia e vi scoprì un misterioso foro rotondo.

Aprendo il libro vi trovò… indovinate che cosa? Una pallottola incastrata nello spessore del volume, esattamente nel libro dell’Ecclesiaste: “Rallegrati pure, o giovane, durante la tua gioventù, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio” (Ecclesiaste 12:1).

Il giovane soldato lesse quelle righe che lo spinsero a cercare e a trovare in quel volume il messaggio della salvezza. Diventò un vero credente, e in seguito gli piaceva dire: “Devo la vita alla mia Bibbia; la vita del mio corpo, che essa ha preservato sul campo di battaglia, e quella della mia anima, che ho trovato in Gesù Cristo”.

Dio è ricco di mezzi per parlare agli uomini: una predicazione, un incidente, un insuccesso, una liberazione, una delusione o forse il racconto che avete appena letto… Il bersaglio che vuole raggiungere è la coscienza delle Sue creature.

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