Il mio nome è Mario Andreoli, ho 50 anni sono sposato e ho due figli. All’età di 15 anni mia madre mi parlò di Gesù per la prima volta. Nel ‘65 emigrammo in America, a Mamaroneck nello stato di New York. Ogni volta che mia madre mi parlava del Signor Gesù la prendevo alla leggera, le dicevo sempre sì, ma il mio pensiero era rivolto ad altre cose. Vicino casa nostra c’era una piccola cellula Evangelica alla quale accompagnavo mia madre e, per farla contenta, a volte vi ero pure entrato e, vedendo il modo in cui pregavano e glorificavano il Nome del Signor Gesù ad alta voce, mi sembrava molto strano e curioso.
Una volta pregarono per me, ma io ridevo dentro me stesso non capendone l’importanza, ma “gloria a Dio”, le preghiere di mia madre e dei fratelli sono arrivate ai piedi del Signor Gesù. Esse mi hanno sostenuto e mi hanno portato alla salvezza. Nel frattempo io seguii i miei progetti; infatti nel 1975 mi sposai con un’italiana e, dopo cinque anni, tornai definitivamente in Italia, comprai un pezzo di terreno, costruii una casa, comprai un camion, una macchina e delle attrezzature da lavoro, spendendo così più di quello che avevo. A causa di ciò, nello stesso anno in cui ero tornato in Italia, dopo pochi mesi dovetti ripartire in America per lavorare, lasciando moglie e figli. Dopo quattro mesi dalla mia partenza accadde all’improvviso che, per tre notti consecutive, non riuscii a prendere sonno. Il terzo giorno, durante la pausa pranzo, mentre mangiavo, mi sentii attraversare da una scossa elettrica e sentii una forte accelerazione che mi impediva di stare fermo. Da quel momento la mia vita cambiò drasticamente; man mano che i giorni passavano stavo sempre più male, non riuscivo a prendere sonno né di giorno né di notte. Tutto ciò mi debilitò fisicamente fino a non esser più capace di lavorare. Andai a visite specialistiche dove mi prescrissero farmaci per farmi sentire meglio, i quali, però, non sortirono alcun effetto su di me. Mia madre mi portò in Chiesa dove i fratelli pregarono per me, ma io ero senza fede. Io ero la persona che, doveva vedere con i propri occhi e toccare con mano per credere. Così, visto che le cose non miglioravano, decisi di ritornare in Italia nonostante le mie condizioni poco adeguate per poter affrontare un viaggio così lungo.
In Italia la mia situazione non cambiò, anzi ogni giorno che passava era sempre peggio. Feci diverse visite specialistiche presso neurologi, psicologi e psichiatri di Cosenza, Napoli, Nizza, Vercelli. Ognuno mi dava una sua terapia con farmaci molto pesanti, che non portavano alcun miglioramento; anzi mi aggravavo sempre più, diventando anche dipendente dai moltissimi farmaci che mi erano stati prescritti. Il mio corpo ero ridotto in una tale condizione che non potevo muovere né braccia, né gambe; a volte non riuscivo neanche a parlare e stavo male. Alcune persone mi consigliarono di andare da un mago per vedere se mi era stata fatta qualche “ fattura ”; nonostante fossi stato avvertito precedentemente da mia madre di non andarvi perché avrebbero recato male alla mia vita, e nonostante il prezzo da pagare a queste persone fosse molto alto, vi andai ugualmente. Ne risultò che mi era stata fatta una “ fattura ” molto difficile da sciogliere e che non vi era molto da fare, oltre ad avere come risultato l’aver tolto un bel po’ di soldini. Non vedevo più vie d’uscita per la mia situazione e le speranze che avevo riposto nei maghi e nei farmaci fallirono: arrivai alla disperazione più completa. Così satana cominciò a mettere nella mia mente i suoi cattivi pensieri, portandomi a prendere la decisione di tentare il suicidio.
Mi aveva consigliato anche come fare, dandomi due alternative: prendere la macchina e buttarmi da un burrone o da un ponte, o, meglio ancora, prendere il fucile da caccia che avevo nell’armadio, che sarebbe stata la via più breve. I giorni erano diventati sempre più tristi; piangevo perché avrei lasciato i miei figli e mia moglie, ma non avevo altra scelta. Così presi il coraggio decidendo di farla finita. Un giorno andai all’armadio per prendere il fucile, e, mentre stavo per farlo, mi sentii afferrare da una mano alle spalle, mi tirò indietro e udii una voce che mi disse: “ Cosa fai? Non farlo! ”. Mi girai ma non c’era nessuno e così quel giorno passò. Ma il pensiero batteva sempre lì. Il giorno seguente ritornai di nuovo all’armadio dove conservavo il fucile, per compiere quello che non ero riuscito a fare il giorno precedente, ma di nuovo sentii quella mano che mi afferrò, mi tirò indietro e quella voce che mi ripeté le stesse parole. Gloria a Dio, perché riconobbi che fu la mano del Signor Gesù a fermarmi e la Sua voce a parlarmi. Quel giorno uscii fuori e andai dietro casa, per non farmi vedere dai miei figli, mi inginocchiai e piangendo gridai al Signore dicendogli: “ Fatti conoscere, rivelati, Tu conosci il mio cuore, conosci ogni minima parte della mia vita, meglio di me sai le condizioni della mia distretta. Fa che io possa credere in Te, perché Tu sei potente da liberarmi da questa condizione in cui mi trovo ”.
E mentre gridavo al Signore Gesù, Egli cominciò ad operare nella mia vita; il peso che avevo cominciò ad alleggerirsi e Gesù riempì quel vuoto che avevo nel cuore. Gesù da quel giorno ha operato potentemente nella mia vita. Man mano diminuii i farmaci fino ad eliminarli completamente e incominciai a riposare. L’intervento di Gesù è stato potente e meraviglioso. Ero caduto dentro un pozzo e non riuscivo a uscirne fuori ma Gesù con la Sua potente mano lo ha fatto. Le preghiere che mia madre e i fratelli avevano fatto, raggiunsero i piedi di Gesù, che le esaudì. Gloria al nome del Signore Gesù! Successivamente mi vennero a trovare il Pastore della chiesa di Cosenza insieme ad altri cari fratelli che mi incoraggiarono e mi curarono con la Parola del Signore. Gesù mi ha salvato e mi ha guarito totalmente. Egli vuole che andiamo desiderosi a Lui, con un cuore sincero e fiducioso. Desidera che ci arrendiamo a Lui, chiedendoGli il perdono dei peccati. Lui si fa trovare in ogni luogo e opera in un modo meraviglioso, non abbandona nessuno perché è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Da quel giorno ho deciso di servirLo tutti i giorni della mia vita. Gloria a Gesù!!