francapalermo1Circa 10 anni fa, quando cambiai casa, trovai come vicina una sorella in Cristo, che iniziò a parlarmi di Gesù e, qualche tempo dopo, accettai il Signore nel mio cuore. Ero appena convertita quando mia figlia Ilenia, allora di 2 anni e mezzo, fu investita da una moto di grossa cilindrata sotto casa di mia suocera. Mi trovavo al lavoro quando mio marito mi telefonò e, per non allarmarmi, mi chiese di andare in ospedale perché lui aveva avuto un incidente. Quando arrivai, invece, mi dissero che era mia figlia ad essere in sala di rianimazione, in punto di morte. Svenni..
La bambina presentava un trauma cranico, frattura della mascella e lesioni in tutto il corpo, il suo elettroencefalogramma risultava piatto. Addirittura mi chiesero di firmare per la donazione degli organi! Accanto a quel corpicino inerme piangevo a pregavo, sentendomi impotente: mia figlia stava morendo e io non potevo far nulla. Nel mio intimo, però, sapevo che Dio non mi avrebbe abbandonata.
Ilenia rimase in coma profondo per due giorni; il secondo giorno vidi in sogno una bara bianca. Mi svegliai di colpo e dissi: “Signore no, non farlo!”. Corsi al telefono e chiamai un anziano della Chiesa chiedendogli di pregare. Subito dopo nel mio cuore scese una pace profonda. Chiesi a mio marito di portarmi in ospedale e, dirigendomi verso la stanza, sentii una voce che diceva: “Va’, tua figlia vive”. Entrai e trovai la bimba con gli occhi aperti; corsi a chiamare i medici, che pensarono stessi vaneggiando, ma furono stupiti vedendo che Dio aveva operato. In seguito, girando vari ospedali per le lesioni che aveva subito, molti chirurghi ci dissero che la bambina non avrebbe più camminato né parlato, e non sarebbe mai stata normale. Non è stato così! Dio ha compiuto una grande opera! Dopo 13 anni, Ilenia cammina, parla ed è una ragazzina normale come tutte le altre! Ringrazio Dio, perché questa prova ha avuto un effetto: la conversione di mio marito! Vorrei incoraggiare tutti quelli che si trovano in afflizioni, a riguardare a Dio. Lui non ci lascia e non ci abbandona. AmiamoLo e mettiamoLo al primo posto e Lui troverà una via lì dove crediamo non ci sia.

“ Io amo l’Eterno, perché Egli ha dato ascolto alla mia voce e alle mie suppliche. Poiché ha teso verso di me il Suo orecchio, io Lo invocherò tutti i giorni della mia vita ”.