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Adesso vivo veramente!

1181_10200742742922487_283706740_nMi chiamo Salvatore ed ho 24 anni. Sono nato ad Agrigento e vivo a Favara, un paese in provincia di Agrigento. Sono nato in una famiglia cattolica, nella quale la religione era una cosa importante. In particolare lo era per mia madre, che educò me e mia sorella ad andare a messa la domenica e per le feste, al catechismo, ad imparare il Padre Nostro, l’ave maria, l’atto di dolore, a dire il rosario, ecc. Insomma, alla fine della mia infanzia ero un cattolico modello. Non solo andavo sempre in chiesa e sapevo tutte le preghiere, ma ero pure bravo a scuola ed ero educato. Insomma, ero veramente un bravo ragazzo!

Crescendo però le cose cambiarono. Capii che andare in chiesa e pregare non mi dava nessun beneficio; anzi, era soltanto una perdita di tempo. Più crescevo, più comprendevo, più mi allontanavo dalla religione, perchè vedevo che anche le altre persone non traevano nessun frutto da questo Gesù. Mi sembrava tutta una farsa. Entravo in chiesa ed uscivo peggiore di prima. Inoltre dovetti vivere una buona parte della mia adolescenza senza mio padre, perché in carcere. Quindi non vedevo perché avrei dovuto pregare e fare qualcosa per Dio, vista la vita che mi aveva riservato rispetto ai miei coetanei, nonostante io fossi andato sempre in chiesa! Quindi, inizialmente andavo in chiesa solo per le feste, poi non ci andai proprio più.

Man mano che studiavo, tutti mi dicevano che ero molto intelligente, ed in effetti avevo sempre buoni voti. Cominciai ad appassionarmi alle materie scientifiche, ne ero veramente affascinato. Per farla breve, i libri di scienza diventarono la mia Bibbia. Decisi quindi di iscrivermi alla facoltà di medicina, perché fare il medico era il mio sogno fin da bambino. Anche all’università i miei voti erano alti, e tutti mi elogiavano. Mi convinsi che ero veramente molto intelligente; inoltre, a detta di tutti, ero sempre un bravissimo ragazzo. Fu così che il mio dio diventai IO..

Ero molto fiero di me stesso e diventai molto egoista. Mio padre fu arrestato nuovamente (nel frattempo era uscito) e questa volta reagii diversamente. Non mi rattristai più di tanto, perché ormai ero abituato ai colloqui, agli avvocati, ai processi, ecc. E poi la cosa più importante era la mia carriera universitaria, e questa andava a gonfie vele. In tutto ciò non capivo che mia madre aveva bisogno di me, del mio conforto, del mio sostegno. Nel frattempo, lei tirava avanti tutta la “baracca”.

Ma, crescendo e maturando, mi posi delle domande del tipo:

  • Com’è possibile che mia madre, nonostante la situazione drammatica in cui ci troviamo, è sempre serena e tranquilla?
  • Com’è possibile che in tutto questo tempo, nonostante lavori solo mia madre, non mi è mai mancato nulla dal punto di vista materiale?
  • Com’è possibile che a casa mia regni la pace e non l’angoscia?
  • Perchè mia madre non è depressa, non piange, non si lamenta, ma è felice, serena e addirittura dà forza alle altre persone (fra cui io)?

La risposta a tutte queste domande era una: GESU’!

Sì, mia madre aveva conosciuto Gesù e tutto era cambiato in lei. Prima era una donna timida, insicura, fragile, debole. Adesso era forte, sicura, decisa, allegra, coraggiosa..

Lei ovviamente cominciò a parlarmi della Parola di Dio, ma io non volli ascoltarla. Io ero troppo intelligente e non avevo bisogno che un libro chiamato “Bibbia” mi insegnasse la verità. Io credevo che quel libro potesse dare conforto a chi è nel bisogno, ma niente di più. Ma la cosa strana è che io mi sentivo assolutamente un cristiano; se qualcuno diceva che Dio non esiste o che Gesù non è il Figlio di Dio, io lo criticavo duramente. Per me Dio esisteva, ma finiva tutto lì. A parte questo, non c’era alcuna differenza fra me e un ateo. Anzi, forse l’unica differenza è che io non bestemmiavo. Ma che bravo ragazzo che ero!

  • In una società in cui essere atei va ormai di moda, io dicevo che Dio esiste – ma non me ne importava nulla!
  • In una società in cui bestemmiare va ormai di moda, io non bestemmiavo – ma Lo bestemmiavo con le mie opere!
  • In una società in cui spacciare va ormai di moda, io non spacciavo – sì, fumavo le canne, ma non spacciavo!
  • In una società in cui guidare la macchina ubriachi va di moda, io non lo facevo – sì, mi ubriacavo, ma poi non guidavo!

Questi sono solo alcuni dei pensieri che mi frullavano per la testa e che mi facevano sentire a posto con la coscienza.

Un giorno mio padre venne trasferito, ma ancora non sapevamo dove. Mia madre ricevette una rivista cristiana in cui c’era la fotografia di una chiesa evangelica accanto ad un carcere, a Cosenza, e mi disse: “Può darsi che papà sia stato trasferito qui!”. Io, ovviamente, la derisi. Dopo qualche giorno venimmo informati sul carcere in cui si trovava mio padre: era proprio lì! Rimasi per qualche istante stupito, ma ovviamente pensai che fosse solo una coincidenza.

Un giorno mia madre mi disse che quelli della chiesa vicino al carcere si erano offerti di ospitarci per i giorni in cui dovevamo essere lì per il colloquio. Nel giorno fissato partimmo. Dopo un lungo e stressante viaggio in treno, arrivammo finalmente a Cosenza. Ad aspettarci c’era un uomo, che si chiamava Tommaso, e ci portò in chiesa. Lì conobbi il pastore Paolo, Debora, Susanna, Abigail, Orlando, ecc. Rimasi subito colpito dall’ospitalità riservataci. Quella fu la prima di tante altre volte. Ogni volta che andavamo a Cosenza trovavamo un bell’appartamento pulito proprio per noi ed una famiglia che ci accoglieva con tanto amore, che ci veniva a prendere alla stazione, ci preparava da mangiare, ci pagava il biglietto per tornare in Sicilia, ecc. E tutto questo lo facevano gratuitamente, senza voler nulla in cambio.

Io non riuscivo a capire perché lo facessero. Non capivo perché ricevevo quell’amore senza alcun motivo. Però questi pensieri dopo qualche giorno se ne andavano dalla mia mente, e continuavo la vita mondana di sempre.

Nel frattempo si avvicinava il processo di mio padre, e l’unica a credere nell’assoluzione era mia madre, nonostante le parole degli avvocati. Con grande stupore di tutti, tranne che di mia madre, mio padre venne assolto. Nonostante questa bellissima svolta per la mia famiglia, io non ero mai felice. Nonostante non avessi più questo problema familiare e facessi tutto quello che il mondo offriva per divertirmi, non ero mai soddisfatto.

Dopo qualche mese dalla scarcerazione, a mio padre venne diagnosticato un melanoma – grazie a mia madre che lo spinse a fare una visita. Venne operato 3 volte e fu guarito. Se fosse rimasto in carcere sarebbe morto! Inoltre, grazie alle indagini fatte a motivo del melanoma, gli venne diagnosticata un’altra malattia, che fino a quel momento non aveva dato ancora nessun sintomo. Fu operato e guarì.

Questi avvenimenti mi fecero pensare molto: non poteva essere tutto una coincidenza! Iniziai a pensare che forse mia madre aveva veramente conosciuto Dio, e che Egli ascoltava le sue preghiere, perché ogni cosa che mia madre chiedeva la otteneva! Inoltre non avevo la felicità che vedevo in mia madre e in quella famiglia di Cosenza.

Nonostante questi pensieri, continuavo a vivere come avevo sempre fatto. Fino a quando un giorno, e precisamente il sabato prima della domenica di Pasqua del 2014, successe qualcosa: ero insieme a tantissimi miei amici, stavo trascorrendo le festività spassandomela con loro, ma nonostante fossi in compagnia di tante persone, provavo una profonda sensazione di solitudine! Tornai addirittura a casa a piedi. Nulla mi soddisfaceva più, e stetti alcuni giorni a casa senza uscire, scoprendo che l’unica persona con cui stavo bene e che mi dava serenità era mia madre. Non poteva essere un’altra coincidenza!

Erano mesi che mia madre non mi parlava più di Gesù, perché non ascoltavo le sue parole e addirittura alcune volte reagivo violentemente; infatti, nulla mi dava più fastidio della Parola di Dio. Era qualcosa più forte di me.

Allora un giorno, prima di partire per Palermo (dove studio), chiesi a mia madre (con suo grande stupore): “Ma come si fa a conoscere Gesù?”. La sua risposta fu: “Confessa i tuoi peccati e accetta Gesù Cristo come personale Salvatore e Signore della tua vita”.

Rimasi deluso della risposta; infatti immaginavo una risposta del tipo: “Leggi tutti questi libri”.

Non potevo credere che, semplicemente con quelle quattro parole, la mia vita sarebbe cambiata. Infatti per qualche giorno non diedi retta a queste parole. Però c’era qualcosa molto più grande di me nel mio cuore che mi incitava a fare questo passo.

Quindi ero ad un bivio:

  • il cervello diceva: no, non farlo, è assurdo!
  • il cuore diceva: inginocchiati e chiedi perdono!

Grazie a Dio prevalse il cuore!

Secondo me non avevo molti peccati da confessare, ma appena mi inginocchiai, mi vennero in mente tutti i peccati che avevo fatto nella mia vita, e fui stupito dal fatto che erano molti di più di quelli che credevo. Mi sentii un verme, sporco, difettoso davanti a Dio, degno di bruciare all’inferno per come Lo avevo offeso in tutta la mia vita. Mi umiliai, Gli chiesi di perdonarmi e, se Egli era veramente lì, di essere il mio Salvatore e Signore.

In quel momento sperimentai quello che dice questo versetto della Bibbia:

“Umiliatevi davanti al Signore, ed Egli vi innalzerà” (Giacomo 4:10).

Infatti, appena mi alzai, in un attimo era cambiato tutto:

  • Sentivo nel mio cuore una grande pace, allegria e serenità
  • I miei pensieri erano cambiati: pensavo solo a cose pure e giuste
  • Le mie parole erano cambiate: niente più parolacce o parole offensive
  • Il mio carattere era cambiato: non più scontroso, egoista, arrabbiato, ma paziente, gioioso, umile, con autocontrollo
  • Tutto era diventato bello: la vita era bella, le altre persone erano belle, io ero bello!
  • Non fumavo più! Fumavo da 10 anni, e neanche la sigaretta elettronica aveva potuto nulla contro il vizio. Il Signore mi liberò in un attimo anche da questo
  • Il pensiero principale diventò: leggere la Bibbia!

Questi ed altri drastici cambiamenti ebbe la mia persona in un istante. Io stesso non potevo crederci! Fino ad allora ero sopravvissuto, adesso vivo!

Da quel momento in poi ho iniziato a conoscere un Dio vivo, buono, giusto, amorevole, lento all’ira, Eterno, Onnipotente, Onniscente, Onnipresente, meraviglioso, che si prende cura di chi crede in Lui. Queste sono solo alcune virtù di Dio, che è Santo e perfetto. Egli vuole liberare anche te dal peccato. Infatti, la vera libertà non è quella fisica, ma quella spirituale. E questa libertà solo Gesù la può dare:

“Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8:36).

All’inizio pensai che quando i miei amici avrebbero visto questo cambiamento repentino, avrebbero creduto sicuramente in Gesù Cristo. Purtroppo non fu così. Nonostante l’evidenza, nonostante i miracoli che il Signore fa, la gran parte degli uomini – e fino a poco tempo fa anch’io – crede alle menzogne del nemico. Sì, in questi ultimi mesi ho capito che esiste un Dio grandioso, ma esiste anche un nemico, che è molto impegnato a sviare gli uomini da Gesù che è la verità.

Caro amico/a, io non posso capire come ci si sente a non avere la libertà di uscire e farsi una passeggiata o vedere la tua famiglia o gli amici, ma posso capire perfettamente la mancanza della vera libertà. Infatti chi commette peccato è schiavo del peccato. Gesù Cristo può darti questa libertà, che non ti sarà mai più tolta. Può darti la vera ricchezza, che dura in eterno. Metti le tue capacità e il tuo talento al servizio di Dio e non delle tenebre. Sei prezioso per Lui, a tal punto che è morto al posto tuo.

Fai la scelta giusta, scegli Gesù e vivrai! Dio ti benedica!

Commento ( 1 )

  1. Nino Genova says:

    Gloria a Dio x qst. testimonianza. Anch’io in qst. ultimi anni ho visto con piacere vite trasformate dall’amore di Dio. Io sono un pastore evangelico che da 16 anni svolge un lavoro di assistenza spiritualea favore dei reclusi nel carcere Petrusa di Agrigento. Mi piacerebbe se fosse possibile incontrarci x condividere qualche momento. Dio ti benedica! Spero a presto. Nino Genova

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