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Questo è il tuo tempo

A Gerusalemme ricorreva una festa dei Giudei, ma quale festa fosse il Vangelo di Giovanni non lo dice. Ciò che invece viene evidenziato è che Gesù, invece di andare al tempio, dove normalmente tutti si radunavano per celebrare, si dirige alla piscina di Bethesda. E’ lì che sostavano un gran numero di malati: ciechi, zoppi e paralitici, i quali aspettavano l’agitarsi dell’acqua. Infatti un angelo, in determinati momenti, scendeva nella piscina e ne agitava l’acqua, e il primo che vi entrava subito dopo, veniva guarito da qualsiasi malattia fosse affetto. Fra queste persone c’era un uomo infermo da trentotto anni.

Bethesda è l’immagine della nostra società, del mondo in cui viviamo tutti i giorni. Un luogo di svariate sofferenze, nel quale vivono persone bisognose di aiuto, un luogo di abbandono e solitudine.

Possiamo avere un’antica tradizione religiosa e tante chiese, eppure sentirci soli fra miliardi di persone, come si sentiva solo quell’uomo che da trentotto anni era infermo ed ora si trovava a Bethesda.

Possiamo sentirci emarginati e sfortunati come lui, e dire che gli altri arrivano sempre prima di noi, che la fortuna bacia sempre gli altri e non noi, e che nessuno si interessa alla nostra situazione. Non abbiamo mai pensato, come quest’uomo, a chiedere aiuto, per farci avvicinare il più possibile alla soluzione del nostro problema.

Come fu per lui, è per noi.Questo è il tempo in cui possiamo essere raggiunti da Gesù. Egli è venuto dove siamo noi, nel nostro mondo di dolore e di frustrazione, il luogo dove abbiamo perso ogni speranza e viviamo delusi dagli altri e dalla religione. Gesù visita il luogo della sofferenza, per sfidare la fede di quell’uomo deluso, per riaccendere la sua speranza, per dargli un futuro.

[bctt tweet=”Questo è il tempo in cui possiamo essere raggiunti da Gesù”]

Egli ha uno scopo per noi: vuole cambiare il corso della nostra vita, ci vuole rendere autosufficienti. Egli crea la fede per metterci in comunione con Dio, per riconsegnarci alla società come nuove creature.

Egli ha una parola nuova per noi; non ci dà la soluzione nel modo in cui gli altri la trovano di solito – in una piscina miracolosa. Egli ha una parola di vita proprio per te! Ti dice: “Alzati e vai!”.

Oggi ti chiama a decidere, e non vuole che ritorni nella tua condizione primiera. Oggi è il momento in cui sta passando accanto a te; Egli non sosta, ma passa vicino.

Ora è il tempo di approfittare della manifestazione del Suo amore per te. Non lasciartelo scappare!

(Past. Paolo Giovannini)

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