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I dati dicono che i fumatori sono in aumento. Ma fumare è peccato? Come sbarazzarsi di questo vizio?

Molti ci provano, pochi ci riescono. Nel corso del 2008, ben il 42 per cento dei fumatori ha tentato di abbandonare le «bionde», con esiti purtroppo negativi nella grande maggioranza dei casi. Solo il tre per cento dei fumatori è infatti riuscito a dire basta una volta per tutte. Un altro 4 per cento, anche se non fuma più, non può ancora essere considerato «ex» (secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità – Oms) perchè ha smesso da meno di sei mesi. Tutti gli altri hanno invece ceduto di nuovo alla tentazione e sono tornati dal tabaccaio.
Il sostegno dei servizi sanitari non sembra ancora una risorsa molto utilizzata, se è vero che – tra chi ha smesso – meno dell’1 per cento riferisce di esserci riuscito partecipando a corsi organizzati dalle Asl.
I giovani, purtroppo, sono sempre più fumatori. Cala l’età media, a 16 anni ormai la prima sigaretta, e un under 24 su 3 è un fumatore abituale. Mentre le ragazze incalzano i ragazzi nella poco ambita classifica della dipendenza da nicotina. Nei giorni scorsi, le prime anticipazioni avevano già segnalato la crescita, sei anni dopo la legge Sirchia, del numero dei fumatori. Una crescita, si legge nel rapporto, «principalmente dovuta all’aumento dei giovani e alla diminuzione degli ex fumatori». I fumatori di 15-24 anni sono più di un milione e 700 mila e la percentuale è cresciuta dal 24 per cento del 2008 al 29 attuale. A far registrare l’incremento maggiore sono le ragazze (passate dal 17,5 al 23,8 per cento), mentre i maschi sono aumentati dal 30,3 al 34 per cento.
Hanno fallito le campagne impostate sul terrore, sulle scritte esplicite che parlano di morte e cancro, sulle immagini di scheletri (in Francia sta per partire un nuovo packaging, con immagini di bambini attaccati al respiratore). «Il fumo uccide», «Fumare in gravidanza fa male al bambino», «Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta intorno», «I fumatori muoiono prima», «Il fumo può provocare una morte lenta e dolorosa» non sono riuscite a persuadere le persone a smettere di fumare. I dati sono chiari: salgono le vendite di sigarette di contrabbando e online.
La percentuale è salita di 3,4 punti, forse, ipotizzano gli esperti, anche a causa della crisi economica che aumenta le tensioni nelle persone più a rischio.
Il responsabile del centro per il Policlinico senza fumo dell’Umberto I di Roma ha dichiarato con tono sconsolato: «Quando riuniamo i gruppi per la desuefazione non parlo mai di tumori e danni per la salute, ma piuttosto cerco di far comprendere i meccanismi della dipendenza e del rischio di ricaduta. I recettori cerebrali della nicotina anche quando smettiamo non vengono mai distrutti. Ciò significa che anche a distanza di anni certe situazioni ci possono tentare. Basta una boccata per scatenare una reazione biochimica e lasciarsi catturare di nuovo». Nel centro da lui diretto, che pure ha risultati tra i migliori, il 50% degli ex ritornano all’antico vizio entro un anno dal presunto addio.

AI CRISTIANI SPESSO VIENE CHIESTO: “MA FUMARE E’ PECCATO?”

La Bibbia non menziona mai direttamente il fumo. Ci sono un paio di princìpi, però, che si applicano certamente al fumo. Primo, la Bibbia ci comanda di non permettere ai nostri corpi di essere “dominati” da nulla. In 1 Corinzi 6:12 si afferma: “Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla”. Fumare crea senz’alcun dubbio una forte dipendenza. Successivamente, nello stesso passo ci viene detto: “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1 Corinzi 6:19-20). Fumare è innegabilmente oltremodo nocivo per la salute. È stato dimostrato che il fumo danneggia i polmoni, e spesso anche il cuore.
Il fumo può essere considerato “utile” (1 Corinzi 6:12)? Si può dire che fumando glorifichi Dio nel tuo corpo (cfr. 1 Corinzi 6:20)? Può una persona fumare davvero “alla gloria di Dio” (1 Corinzi 10:31)? Noi crediamo che la risposta a queste tre domande sia un sonoro “no”. Ne consegue che crediamo che fumare sia peccato, e che pertanto non dovrebbe essere praticato dai discepoli di Gesù Cristo.
Alcuni obiettano contro questa posizione indicando il fatto che molte persone mangiano cibi non sani, che possono ugualmente procurare dipendenza ed essere altrettanto nocivi per il corpo. Un esempio di questo è che molte persone sono così disperatamente dipendenti dalla caffeina che non riescono a “partire” senza la loro prima tazza di caffè mattutino. Benché ciò sia vero, in che modo questo giustifica il fumo? Il nostro assunto è che i cristiani dovrebbero evitare l’ingordigia e i cibi eccessivamente nocivi. Certo, spesso i cristiani sono ipocriti nel condannare un peccato e nel permetterne un altro… Ma, ripetiamo, in che modo questo può far sì che il fumo glorifichi Dio?
Noi crediamo quindi fermamente che fumare sia un peccato che dovrebbe essere abbandonato e, con l’aiuto di Dio, sconfitto.

COME ESSERE LIBERATI DAL VIZIO DEL FUMO?

Come abbiamo detto in precedenza, c’è chi ci prova masticando per ore chiodi di garofani, gomme o spezzando la sigaretta a metà o capovolgendo nel pacchetto ogni sigaretta a cui si rinuncia. Altri si rivolgono a centri per la disintossicazione da fumo. Accanto ad iniziative mediche e scientifiche stanno proliferando metodi “infallibili”. Ipnosi, mesoterapia (microiniezioni alla base del naso e nell’orecchio), cerotti a base di nicotina, dieta idrica (succhi di frutta e docce) ma anche parapsicologia e psicoterapia.
Si tratta indubbiamente di un grande combattimento interiore e l’apostolo Paolo descrisse così la lotta di chi vuole emanciparsi dalla schiavitù senza riuscirci: “Il bene che voglio non lo faccio: ma il male che non voglio, quello faccio” e continuando a descrivere questo conflitto interiore di chi non conosce Gesù e non dimora in Lui: “Vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra”. Lo stesso apostolo, però, rassicurò: “Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica”.
Nel processo di liberazione da questo vizio, dobbiamo tenere presente alcuni punti essenziali:

1) Ricordare qual è l’origine del fumo.
L’uso del tabacco era originariamente in relazione ad animismo, spiritismo, adorazione di déi falsi. Il che è condannato dalla Parola di Dio: “E hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell’uomo corruttibile, d’uccelli, di quadrupedi e di rettili… Essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.” (Rom. 1:23,25).

2) Disporsi alla preparazione.
E’ buono sapere che a 12 ore dall’ultima sigaretta cuore e polmoni cominciano a ripararsi. I livelli d’ossido di carbonio e nicotina scendono rapidamente. Mentre accade questo l’organismo soffre ma “nella calma e nella fiducia starà la vostra forza” dice il Signore. Inoltre lo Spirito Santo annullerà miracolosamente ogni reazione e dolore dando il Suo aiuto,e l’esperienza quotidiana delle varie conversioni nel mondo lo conferma.

3) Prendere una decisione seria.
L’ unico modo per smettere di fumare è non fumare più.”Scegliete oggi a chi volete servire” è l’invito di Dio. Non si può servire a due padroni: o il Signore o la sigaretta. E la sigaretta è proprio un padrone: “Chi commette un peccato è schiavo del peccato. ” … “Perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto” ( II Pietro 2:19)

4) Darsi un motivo.
Da un indagine è risultato al primo posto che si fuma “perché il fumo mi stimola”; al secondo posto “perché è un rito, per la sua manualità”; al terzo “per una sua dipendenza fisica, se non fumo sto male”; al quarto “per noia, solitudine, insicurezze”. Gesù Cristo è motivo principale del cristiano, che perciò rifiuterà il fumo. Nell’opera dei salvezza che Gesù Cristo ha provveduta alla croce morendo per i peccatori, c’è anche la liberazione dal vizio del fumo: “Perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesú mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte” (Rom. 8:2). Nella salvezza si realizzerà che “il peccato non avrà più potere”. La prigionia del vizio del fumo verrà infranta e il peccato non regnerà più sul corpo mortale per ubbidirgli nelle sue concupiscenze.”Ora liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna”.

Commenti ( 4 )

  1. Giuseppe Carnevale says:

    vi invito a vedere questo video sul fumo:

    http://www.youtube.com/watch?v=7RDOSONXAhI

  2. Susanna says:

    L’ho visto ed è terribile! E’ un esperimento condotto in maniera casalinga ma che illustra bene cosa diventa la nicotina nei polmoni = un vero e proprio veleno!

  3. massimo says:

    Pura catrame…
    Poveri polmoni …non meritano tutto questo…

  4. Susanna says:

    Sarebbe bello in questo spazio poter leggere la storia di chi ha smesso di fumare grazie all’aiuto di Dio!

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