pastore2Il Pastore della Chiesa Bethel

Il Pastore Paolo Giovannini è nato a Roma nel 1937. Dal 1966 si è trasferito Cosenza, dove ha fondato la Chiesa Evangelica Pentecostale Bethel. Da diversi anni svolge attività di assistenza spirituale nelle carceri calabresi.

Come evangelista, ha viaggiato in diversi luoghi in risposta ad una diretta chiamata che Dio gli rivolse quando era ancora un ragazzo, di predicare l’Evangelo in tutto il mondo.

Al suo attivo ha anche numerosi libri di evangelizzazione e di formazione biblica.

La conversione

“Signore, fa che questo bimbo che sta venendo alla luce sia come san Paolo della Bibbia”, fu la fervente preghiera di una nonna cristiana. Ma prima che il piccolo Paolo vedesse la luce di questo mondo, lei era già andata col Signore.

Dio aveva ascoltato la preghiera della cara nonna, ma l’esaudimento arrivò quando Paolo aveva 22 anni.

Fino a quel tempo si era ribellato contro Dio ed aveva respinto ogni invito ad andare a Lui. Quando nell’orologio di Dio scoccò l’ora della sua conversione, finì la sua resistenza.

Stava espletando il servizio militare quando tornò a casa per una breve licenza. Il padre lo invitò ad una riunione di culto. Aveva sempre rifiutato, preso com’era nei tanti divertimenti che una città come Roma poteva offrirgli; ma quella sera vi andò. Il Signore aprì il suo cuore e gli fece vedere il suo bisogno di salvezza.

Cadde in ginocchio ai piedi del Signore e quella stessa sera divenne una nuova creatura. Dio salvò l’anima sua, perdonò tutti i suoi peccati, guarì il suo cuore malato, lo riempì di pace e di gioia, lo battezzò con lo Spirito Santo e lo chiamò a predicare l’Evangelo.

Dopo due ore di lacrime di pentimento ai piedi del Signore, Paolo era una persona completamente cambiata. Dalla sua bocca era sparita la bestemmia, dalle sue labbra le sigarette e l’alcool, dal suo cuore l’odio.

Dio aveva messo nel suo cuore un amore profondo, così che quella sera abbracciava e baciava tutti nell’amore del Signore. Di uno schiavo di Satana, dei vizi, del peccato, Dio ne aveva fatto un Suo figliolo, libero, felice, pronto per liberare altri prigionieri.

Era la sera del 29 ottobre 1959. Dopo l’incontro con il Signore tornò in caserma. I suoi commilitoni notarono subito un gran cambiamento in lui.

L’Evangelizzazione

Essi divennero il suo primo uditorio, al quale predicò i suoi primi sermoni. Non conosceva ancora nulla della Parola di Dio, ma la sua vita cambiata e il suo viso risplendente di gioia condussero alcuni dei suoi commilitoni al Salvatore.

Finito il servizio militare, desiderò tanto frequentare una Scuola Biblica, perché sentiva che Dio lo stava chiamando a predicare la Sua Parola. Dopo tante difficoltà – primo fra tutti il parere sfavorevole dei suoi genitori – poté alla fine frequentare una Scuola Biblica, apprendendo con gioia gli insegnamenti della Parola di DIo. Contemporaneamente, predicava l’Evangelo sia a Roma che nei dintorni.

Un giorno, mentre pregava, si trovò ai piedi di un grande trono bianco sul quale era seduto UNO le cui vesti risplendevano come il sole. L’Eterno si alzò e gli mise sulle spalle un mantello tutto ricamato. Poi si mise di nuovo a sedere sul trono e gli porse una spada. Paolo si chiedeva come l’avrebbe usata. Il Signore lesse il suo pensiero e gli disse: “Ora ti mostrerò come si usa”. Allora vide la spada alzarsi e volare con la punta rivolta in avanti, come se fosse stata lanciata da qualcuno. Dovunque passava, fendeva l’aria e lasciava una scia dietro di sé.

Poi udì di nuovo la voce del Signore che gli disse: “Ecco, IO ti dò la Mia spada. Usala. Va in tutto il mondo, predica la Mia Parola. Questi segni ti accompagneranno: scaccerai i demoni nel Mio nome, imporrai le mani sugli infermi e saranno guariti. Non temere, ecco IO sarò con te”.

Con il passare degli anni, quella promessa è stata mantenuta, e il Signore ha manifestato la Sua potenza.