william_tyndaleLa data di nascita di William Tyndale può essere collocata intorno al 1494, probabilmente in North Nibley vicino Dursley, Gloucestershire. Era un riformatore religioso del XVI secolo e uno studioso che tradusse la Bibbia nell’inglese dei suoi giorni. Sebbene fossero state fatte numerose traduzioni parziali e complete a partire dal VII secolo, Tyndale fu il primo ad avvantaggiarsi dal nuovo mezzo della stampa che consentiva larghe tirature. Nel 1535 Tyndale venne incarcerato per eresia e tradimento per poi essere strangolato e bruciato sul rogo.
Gran parte del lavoro di Tyndale è nella Bibbia King James Version (o Authorised Version) pubblicata nel 1611, che sebbene sia stata rivista dal lavoro collettivo di 54 studiosi, è per gran parte ancora basata sulla traduzione originale di Tyndale.
La famiglia Tyndale era anche conosciuta come “Hytchyns”, “Hitchins” o “Hutchins”, infatti quello era il cognome con il quale si iscrisse al Magdalen Hall, Oxford (ora parte dell’Hertford College), dove ottenne il Bachelor of Arts nel 1512 e il Master of Arts nel 1515. Tyndale era molto dotato per le lingue tanto da parlare correntemente il francese, il greco, l’ebraico, il tedesco, l’italiano, il latino, lo spagnolo e, naturalmente, la sua lingua materna. Successivamente passò a Cambridge dove probabilmente seguì le lezioni di Erasmus, che nel 1503 tradusse in inglese Enchiridion Militis Christiani (”Handbook of the Christian Knight”), e dove incontrò Thomas Bilney e John Fryth.
Divenne cappellano nella casa di Sir John Walsh in Little Sodbury nel 1521 circa. Le sue idee lo misero in difficoltà a causa di una disputa con i suoi colleghi e, intorno al 1522, venne convocato dal Cancelliere della Diocesi di Worcester in quanto accusato di eresia. Già allora era determinato a tradurre la bibbia in inglese essendo fermamente convinto che la strada per giungere a Dio fosse quella delle sue parole e che tale strada avrebbe dovuto essere disponibile anche per l’umile contadino che aveva maggiore familiarità con l’aratro che con i libri. Così lasciò tutto per trasferisti a Londra.
A Londra Tyndale fu fermamente respinto dal vescovo Cuthbert Tunstall quando gli chiese un supporto. Il cardinale, al pari di molti alti prelati, era molto a disagio al pensiero di una bibbia in vernacolo. Tyndale, con l’aiuto di un mercante, Humphrey Monmouth, fuggì dall’Inghilterra sotto pseudonimo e sbarcò ad Amburgo nel 1524. Aveva già iniziato la traduzione del nuovo testamento, dopo un visita a Lutero in Wittenberg, l’anno seguente, terminò la traduzione.
In seguito alla pubblicazione del nuovo testamento il cardinale Wolsey condannò Tyndale come eretico e ne domandò l’arresto.
Tyndale cercò di evitare l’arresto nascondendosi, probabilmente per un certo periodo di tempo adAmburgo, continuando la sua attività. Egli revisionò la sua versione del Nuovo Testamento ed iniziò a tradurre il Vecchio Testamento, scrivendo anche diversi trattati. Nel 1530 scrisse The Practyse of Prelates, che gli attirò l’appoggio del fronte Cattolico a causa della sua opposizione al divorzio di Enrico VIII d’Inghilterra. Ciò però provocò l’ira del re contro di lui: Enrico infatti chiese formalmente all’imperatore Carlo V l’arresto di Tyndale ed il suo ritorno in Inghilterra.
Alla fine fu denunciato alle autorità. Fu arrestato ad Anversa nel 1535 e rinchiuso nel castello di Vilvoorde nei pressi di Bruxelles.
Venne processato con l’accusa di eresia nel 1536 e condannato al rogo, nonostante il tentativo di Thomas Cromwell di intercedere in suo favore. Il 6 ottobre 1536 fu misericordiosamente strangolato prima del rogo ed in seguito il suo corpo ormai senza vita venne bruciato. Si narra che le sue ultima parole furono: ” Oh Signore, apri tu gli occhi al Re d’Inghilterra !””
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