“Gesù mi ha liberato dalla droga”

Siamo qui, in una spiaggia di Vibo Marina e mentre Mario si prepara per prendere il sole, io penso alle domande da porgli per iniziare l’intervista.

Mario ora è un ragazzo felicemente sposato ed ha due splendidi bambini, ma se quel giorno non avesse incontrato il Signore Gesù, la sua vita ora sarebbe distrutta dalla DROGA e dalla VIOLENZA.

Caro Mario, com’era la tua vita qualche anno fa?

“Una tragedia! Dall’età della mia adolescenza ho iniziato a frequentare le bande di quartiere, la nostra attività principale era quella di andare allo stadio, stare sulla strada, giocare a pallone; il quartiere non offriva niente e quindi, in un modo molto naturale, abbiamo iniziato a fumare hashish e maryuana per uscire dalla routine.

Ben presto, fumare queste cose era diventato lo svago della compagnia. Con gli anni la mia vita diventava sempre più insoddisfacente, anche se avevo un lavoro, e così decisi di provare emozioni più forti che pensavo di poter trovare nell’eroina e nella cocaina. Non passò molto tempo e mi accorsi di esserne diventato schiavo.

Lasciai la scuola e cominciai a condurre una vita impregnata di violenza a causa dell’insoddisfazione e della rabbia che provavo dentro di me. Partecipavo a risse nei locali, nelle discoteche, perché sotto gli effetti di stupefacenti c’era la tendenza a confrontarsi con gli altri ragazzi. Poi, nel momento più deprimente della mia vita, dove sembrava che non potevo concludere niente di buono perché ero schiavo della droga, Dio ha avuto misericordia di me.

Credevi già in Dio?

“Nonostante credessi in Lui, non avevo davvero fiducia che Egli potesse risolvere i miei problemi. Ma Gesù accese una luce sul mio cammino: mi fece incontrare dei missionari che si spostavano in tutta Italia per diffondere il Vangelo. Un giorno arrivarono al mio paese…”

Cosa accadde?

“Beh, quando li vidi rimasi stupito perché erano così pieni di Dio da infondere fiducia a chiunque li incontrasse. Li conobbi e alcuni di loro mi raccontarono le loro vite e come erano usciti da storie più catastrofiche della mia. Mi parlavano sempre di Gesù, di come Egli avesse il potere di liberarmi da ogni vizio e che sarebbe bastato chiamarLo e chiederGli aiuto ed Egli si sarebbe manifestato nella mia vita. Questi missionari si spostavano montando una tenda gigantesca nel luogo dove si fermavano; lì pregavano, cantavano, leggevano la Bibbia ed io vi andavo sempre sotto effetti di stupefacenti. Non riuscivo a carpire tutto quello che mi dicevano, ma ero consapevole di aver bisogno di aiuto perché sentivo che non avrei vissuto a lungo, sia per la droga, sia per gli ambienti malavitosi che frequentavo (tutti i miei amici sono morti, uno di loro è stato sparato, due sono morti in un incidente e un altro di overdose). In quel momento gridai queste parole a Gesù, e questo lo ricordo bene: “Se tu esisti, manifestati nella mia vita, altrimenti lasciami stare!”

E come ti rispose?

“Il giorno dopo questa “preghiera-sfida” andai al mare con la ragazza che ora è mia moglie. Nell’auto avevo un ingente quantitativo di droga da spacciare, perché, se non spacciavo, non potevo avere i soldi per farne uso io. Mi tuffai in acqua e dopo un’ora di nuoto mi accorsi di aver smarrito le chiavi dell’auto che avevo messo nel taschino del costume. Ero andato in completa paranoia perché qualche giorno prima ad un party avevo perso le chiavi originali ed ora avevo perso anche la copia; era difficilissimo trovarle perché, avendo nuotato per un’ora, non sapevo in quale parte del fondale cercare; l’unico modo era quello di chiamare qualcuno competente che mi aprisse l’auto; ma dentro avevo la droga e non ero tranquillo…allora…”

Allora?

“…esco dall’acqua e maltratto la mia fidanzata gridando contro di lei. Tutta la spiaggia mi guarda ed io, per calmarmi, mi rituffo senza pensare minimamente di cercare le chiavi perché l’impresa era ardua ma, dopo il tuffo le rivedo sul fondale, a due metri di profondità e mi dico: “che fortuna!”

Invece era stato Gesù a farmele trovare perchè all’improvviso vedo una luce immensa, abbagliante, più forte del sole: era la Sua luce e appena la vidi mi ricordai della preghiera che il giorno prima avevo rivolto a Gesù: “Se esisti manifestati nella mia vita…”

Continua…

“A quel punto, così felice del segno di Gesù, esco dall’acqua, mi dirigo verso l’auto e butto tutta la droga…

Passai la notte più faticosa della mia vita, ero in astinenza, tremavo e sudavo, allora andai da quei missionari e dissi: “Cosa devo fare per essere libero?

Da solo non ce la faccio”.

Loro mi dissero: “Fai entrare Gesù nel tuo cuore”!

Mi rivolsi a Gesù e Gli chiesi di perdonare i miei peccati perché avevo realizzato che Lui era morto al posto mio, per tutti gli sbagli della mia vita e Gli chiesi di entrare nel mio cuore. In quel momento sentii come se un carico di 100 chili si togliesse dalle mie spalle: era il peccato, e non solo: istantaneamente NON HO più SENTITO IL BISOGNO DELLA DROGA. Da quell’istante Gesù mi ha liberato dalla droga ed averLo fatto entrare nel mio cuore è significato ricevere la vita eterna. Da quel momento Gesù è il mio Salvatore, il mio migliore amico, il mio TUTTO…leggo sempre il vangelo e seguo il Maestro.”

Mario, ho saputo che hai cambiato totalmente mestiere! 🙂

“E’ vero,ho cambiato totalmente mestiere:prima ero spacciatore, adesso lavoro per il servizio sociale!”.

Da questa intervista traspare chiaramente la potenza di Gesù, il quale ancora oggi libera, guarisce e salva. Infatti il vangelo dice: “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna.”1

Capisco benissimo le parole di Mario perchè anch’io 5 anni fa ho sperimentato la potenza di Gesù quando mi ha guarita da una gravissima malattia e da allora ho capito che Lui solo è il senso della vita ed è un ONORE averLo come amico. E non lo amo solo per ciò che Egli fa, ma per ciò che Egli è: il Re dei re, la perla più preziosa.

Prima di salutarci Mario ci confessa di avere un film nel suo cuore: “La Passione di Cristo”, il film di Mel Gibson campione d’incassi . Secondo lui nessun film è mai riuscito a rendere così bene la missione di Gesù. Quel film inizia con una citazione del profeta Isaia che, già circa settecento anni prima, aveva profetizzato la Sua venuta parlando in questi termini:

“Tuttavia erano le nostre malattie che Egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato[…]

Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo per cui noi abbiamo pace è caduto su di Lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.”

Annarita Bruni

Citazioni bibliche:

1) Evangelo di Giovanni 3:16;
2) Isaia 53:4,5.